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la sede di Grammichele chiede il recupero della Crisiazza

Nel territorio di CALTAGIRONE ,nell'antico feudo di Favara ,a meno di 4 Km a SUD dall'abitato di GRAMMICHELE, si trova la chiesetta di SANTO PIETRO del XIII sec in stato di totale abbandono, e tutt'intorno sono disseminati resti archeologici risalenti a vari periodi. La SOPRINTENDENZA DI CATANIA è STATA SOLLECITATA AD INTERVENIRE . clicca sul titolo per le notizie storiche

La contrada si chiama Masciona e la gente la chiama pure U CHIANO DE MUNUMENTA . I ritrovamenti in superficie sono notevoli : numeroso cocciame aretino, frammenti di pasta vitrea, frammenti e tratti di pavimento romano, ancora in situ,in cocciopesto con tessere in marmo bianco secondo la tecnica dell'opus tassellatum ,un rostro di colonna dorica , frammenti di ceramica siculo-musulmana del XII sec , di cui uno raffigura la caratteristica croce pattè, simbolo dei templari ... . La chiesetta (17x7.50 mq circa) assomiglia a quella della Commenda di Piazza Armerina : monospaziale , rosone nella facciata dell'ingresso pricipale con arco gotico, ad ovest ;l'abside ad est ,separata dalla navata; tre finestre-feritoie a forma strombata verso l'interno, sui lati più lunghi ed una nell'abside ; una porta laterale sul lato sud (verso Gerusalemme). Angoli ,rosone , architravi e catino absidale sono costruiti con blocchi squadrati , i quali ,grazie all'opera del prof. Dieter Schmit sono stati riportati graficamente in apposite e particolareggiate schede con relativa numerazione. Il prof. mette a disposizione il lavoro di rilievo( realizzato nel 1991 su invito della nostra associazione, con la mogle Hanne e i suoi studenti della facoltà di Architettura dell'Accademia Politecnica di Norimberga),delle autorità competenti perchè si possa intervenire urgentemente per recuperare il monumento di notevole interesse storico e architettonico prima che sia troppo tardi. E' da sottolineare il fatto che il monumento fu elevato a Monumento Nazionale nel 1919 e nel 1986 sottosto a vincolo storico-artistico. Studi recenti tendono a dimostrare che la chiesetta di SAN PIETRO possa ricollegarsi al prolungamento verso sud della VIA FRANCIGENA ( percorso che , con le sue varianti, collegava ROMA con SANTIAGO DI COMPOSTELA), come centro di accoglienza per i pellegrini che intendevano raggiungere la terra santa imbarcandosi a Licata o Camerina.

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