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visita guidata Gole di Tiberio e Gangi

SiciliAntica Sede di Palermo

Domenica 8 settembre 2013

Ore 8,00 Partenza da Palermo (Piazzale Giotto-Lennon).

Ore 8,30 Partenza da Termini Imerese (Piazza S. Antonio).

Ore 9,30 In territorio di S. Mauro Castelverde, attraversando l’antico borgo rurale di Tiberio, e percorrendo un sentiero

costituito da circa 400 gradini, si raggiungere il greto del fiume Pollina. Visita guidata alle Gole di Tiberio, uno dei siti

Geoparks Network riconosciuto dall’Unesco per le sue valenze geologiche. Uniche in tutto il comprensorio madonita,

profondamente incise nel tempo dalle impetuose acque del fiume, esse costituiscono un ambiente di straordinario

impatto paesaggistico e di notevole interesse naturalistico. Le Gole nacquero nel triassico superiore, circa 200 milioni di

anni fa. Nei pressi del letto del fiume vegetano oleandri, euforbie, salici, giunchi e canne. La Gola ha una lunghezza di

circa 350 metri, al suo interno le acque del fiume sono, in estate, completamente stagnanti, le falesie sono lisce e

levigate e quasi sempre hanno pendenza negativa. L’acqua del fiume, muovendosi lentamente e invisibilmente, realizza

sulla superficie del canale uno specchio immobile le cui tonalità variano dal verde smeraldo al nero, risultando opaco

nel primo caso e riflettente nel secondo. La struttura a gruviera del calcare che compone le rocce, grazie all’azione

secolare dell’acqua piovana, ha costellato le pareti delle gole di numerosissime strutture cave, assimilabili a grotte,

inghiottitoi e anfratti, all’interno dei quali nidificano numerose specie di uccelli e dalle cui aperture fuoriescono alberi e

arbusti di grande bellezza. Le gole di Tiberio sono una sorta di terra di confine. Esse infatti non sono inserite all’interno

del massiccio roccioso delle Madonie, né fanno parte delle pendici del Nebrodi, ma segnano la transizione da un

territorio all’altro, esse perciò hanno caratteristiche di entrambi le due tipologie di montagna.

Ore 13,00 Pranzo all’Agriturismo Casalvecchio.

Ore 15,30 Visita guidata di Gangi, la cittadina che fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia. Si inizia con la

Chiesa Madre intitolata a S. Nicolò di Bari a tre navate il cui primo impianto si fa risalire al XIV secolo. All'interno

della chiesa è possibile ammirare il “Giudizio Universale”, capolavoro di Giuseppe Salerno (detto lo Zoppo di Gangi) e

varie statue dello scultore gangitano Filippo Quattrocchi. Interessante è l’Oratorio del SS. Sacramento, affrescato nel

Settecento, e la cripta contenente le mummie di alcuni sacerdoti comunemente detta “A fossa di parrini”. Attaccata alla

chiesa madre si trova l’imponente Torre dei Ventimiglia che, con le sue arcate, fa da vestibolo all’ingresso principale

dell'edificio; un tempo però le due strutture erano separate e l’antica torre, oggi campanile della chiesa, svolgeva la

funzione di torre civica. La torre è una grande costruzione di forma quadrata, sostenuta da quattro grossi pilastri,

formanti un portico. La torre è in stile gotico. Si visita poi Palazzo Bongiorno del XVIII sec. La facciata di prospetto si

presenta in eleganti linee architettoniche, ornata da un cornicione superiore e da due pilastri laterali in pietra intagliata.

All’interno, le volte del piano superiore sono dipinte con allegorie di soggetto sia sacro che profano. Visita di Palazzo

Sgadari, tra i più antichi palazzi del paese. Dal 1995 il palazzo ospita il Museo Civico, nel quale sono conservati dei

reperti archeologici di varie epoche, ritrovati soprattutto nel vicino monte Albuchia e a Gangi Vecchio, inoltre il museo

ospita una collezione di armi e, nella pinacoteca, le opere donate dal pittore siciliano Gianbecchina. Inoltre visita alla

Chiesa della Catena al cui interno si trovano i gruppi statuari della Madonna della Catena sull’altare maggiore, la

Madonna del Rosario con S. Domenico attribuiti a Filippo Quattrocchi ed una statua marmorea della Madonna della

Catena di scuola gaginiana, alla Chiesa di S. Cataldo che risale alla prima metà del secolo XIV al cui interno si

possono ammirare opere di Tommaso Pollaci, Giuseppe Salerno, Filippo Quattrocchi ed una bellissima statua in marmo

di scuola gaginiana, rappresentante S. Cataldo e alla Chiesa della Badia, una delle più antiche di Gangi, già annessa

all'antico monastero benedettino la cui costruzione risale al XIV secolo a cui si accede attraverso un’artistica cancellata.

Ore 19,00 Partenza da Gangi.

Note tecniche:

L’escursione avrà luogo con mezzo proprio. Le spese di viaggio saranno condivise fra gli occupanti ogni singola auto.

Per chi non disponesse di mezzo proprio è consigliabile contattare l’Associazione. Il costo del pranzo è di 15.

Per iscrizioni Tel. 346.8241076

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