SiciliAntica: istituire il pronto intervento archeologico I Dirigenti Regionali di SiciliAntica, guidati dal Presidente Simona Modeo, hanno incontrato l’Assessore ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata per illustrare le proposte che l’Associazione di volontariato ritiene necessarie per una migliore gestione del patrimonio siciliano, tanto ricco quanto vulnerabile. Particolare interesse ha suscitato nello staff tecnico dell’Assessore, composto da Domenico Mercurio e Giusy Monterosso, la proposta di istituzionalizzazione del volontariato nella tutela e nelle emergenze. SiciliAntica ha illustrato alcuni episodi emblematici, relativi a segnalazioni di propri soci, che avrebbero potuto trovare rapida soluzione con l’ausilio del volontariato qualificato. Uno per tutti: in un terreno privato, durante lavori di sistemazione agricola, sono affiorate diverse sepolture di età greca (IV sec. a.C.); il tempestivo sopralluogo della Soprintendenza, ha accertato l’importanza della scoperta e, pertanto, è stato intrapreso il consueto iter burocratico con la presentazione all’Assessorato di una perizia di "somma urgenza" per poter effettuare la messa in sicurezza del sito, la documentazione scientifica della necropoli e il recupero dei ricchi corredi funerari. A distanza di quasi un anno, nonostante la "somma urgenza", probabilmente a causa della cronica carenza di risorse economiche, nessun cantiere è stato ancora avviato. Le sepolture restano in balìa di tombaroli, vandali e agenti atmosferici, mentre SiciliAntica avrebbe potuto, sotto la direzione della Soprintendenza, effettuare tutte le operazioni del caso nell’arco di una settimana dalla scoperta, a costo zero per l’Amministrazione Regionale. Anche le zone archeologiche quotidianamente aggredite dagli scavatori di frodo, e prontamente segnalate, restano in attesa dei tempi burocratici che non sono mai compatibili con la sopravvivenza del sito; infatti, quando e se iniziano i lavori, all’archeologo di turno non resta che constatare l’ennesimo scempio perpetrato e, letteralmente, raccogliere i cocci rimasti. Per queste motivazioni SiciliAntica ha proposto all’Assessore la stipula di una convenzione di "pronto intervento archeologico" che consenta alle Soprintendenze di avvalersi del volontariato qualificato per poter operare in tempo reale, laddove la carenza di fondi e i tempi tecnici consentirebbero soltanto lavori inutili perché intempestivi.
SiciliAntica
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